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LA MAPPA NON E’ IL TERRITORIO ovvero LA BILANCIA NON E’ IL TUO GRASSO

Con questa frase, in campo psicologico, si intende la discrepanza che c’è tra i nostri pensieri, le nostre percezioni e la realtà.
Non esiste un’unica realtà, ma ognuno si crea la sua, in base alle proprie esperienze.
Voglio partire da questa premessa per affrontare un argomento molto importante ma che troppo spesso viene trascurato nei percorsi nutrizionali.

I nostri pensieri sono in grado di alterare la realtà, sia positivamente che negativamente.

Quando si affronta un percorso impegnativo come un cambio di stile di vita, è importante riuscire a non farsi “sabotare” da pensieri o percezioni negative.

Per questo è fondamentale affidarsi a strumenti validi ed attendibili (BIA, plicometro) per il monitoraggio dei risultati.La bilancia non rientra tra questi ed ha una grande valenza negativa sui nostri pensieri.<
Molto spesso fa la differenza tra un giorno da “incorniciare” ed un giorno da “dimenticare”...senza sapere che nulla ci dice in realtà sulla nostra composizione corporea.
Quello che a cui aspiro quotidianamente nel mio lavoro è il raggiungimento condiviso degli obiettivi con i miei clienti.

Il peso è importante ma non è centrale, poiché se non si supera questo scoglio si rischia di intraprendere ciclicamente, percorsi che si riveleranno frustranti.

Soprattutto si rischia di gettare al vento ottimi percorsi sulla base di un valore poco attendibile.La bilancia ha il potere di esaltare i nostri pensieri negativi, offrendoci l’autorizzazione a sabotarci.
Quando sei a dieta e vedi sulla bilancia un valore che non ti piace, il primo pensiero che ti passa per la testa non è forse?: “Tutta fatica per niente, a questo punto torno a fare quello che facevo prima!!”.
La bilancia come i nostri pensieri ci può indurre in errore.

Per questo sono importanti i controlli periodici, in ogni condizione, soprattutto quando non abbiamo seguito la dieta.
Spesso regalano sorprese.

Facciamo un passo indietro.

I carboidrati hanno la capacità di legare acqua (una molecola di glucosio ne lega 3 di acqua).
Questa informazione è più importante di quanto pensi.
Rappresenta il motivo per cui la bilancia non deve mai essere presa come unico riferimento.
Quando si fa una dieta molto drastica o addirittura un digiuno, i primi chili che si perdono sono di sola acqua (e carboidrati).
Nel corpo abbiamo 400 g di carboidrati (glicogeno,) x 3g di acqua che lega= 1200g 

Quindi il primo kg perso è rappresentato da glicogeno ed acqua.

Non un grande risultato se l'obiettivo è quello di perdere grasso.

Allo stesso tempo se stiamo seguendo un'alimentazione equilibrata e ci troviamo in un giorno di festa in cui mangiamo un po' più di carboidrati rispetto al solito, non dovremmo preoccuparci di quel kg in più sulla bilancia.

Se avessimo la possibilità di effettuare una analisi della composizione corporea accurata noteremmo che la massa grassa sarà rimasta stabile e che quel chilo in più sulla bilancia sarà dovuto all'acqua accumulata dai carboidrati mangiati in eccesso


Lo vedo spesso nel mio lavoro.

I periodi in cui i clienti sono meno inclini ad effettuare i controlli sono proprio quelli successivi alle festività (Natale) o all’estate.

Ti posso assicurare che il 90% (mi tengo basso) delle persone che seguono il mio protocollo, riescono a mantenere la massa grassa nonostante gli eccessi.

E’ qui che si vede l’effetto di un’alimentazione sana.

Se lo stimolo più costante è la dieta drastica il corpo sarà alla ricerca di calorie; in ogni evento in cui aumenteremo le calorie (anche un biscotto in più) cercherà di fare scorta (grasso addominale).
Se invece lo stimolo più costante è l’alimentazione equilibrata (anche ipocalorica) il corpo manterrà la sua efficienza metabolica.
Questo significa che i week end, le festività, saranno degli eventi rispetto allo stimolo più costante.

Nei singoli eventi le calorie in eccesso vengono bruciate in calore e non assorbite.
Perché il corpo sa auto-regolarsi ma dipende dagli stimoli che gli diamo.


Mai giudicare un protocollo alimentare nel breve ma sempre nel lungo periodo.

Posso farti perdere anche 10 kg in un mese ma se poi ne riprendi 20, non credo di averti offerto un servizio di qualità.

I controlli periodici sono importanti per questo, non devono essere vissuti solo come una verifica, un esame sulle proprie azioni; rimandarli non mi aiuta ad “educarvi” e soprattutto a dimostrarvi che non sono solo teorie.

Qualora, un appuntamento di controllo non andasse come sperato, le informazioni che ne scaturiscono potrebbero essere in realtà molto utili.


Articolo a cura del
Dr. Andrea Fabbri
Dietista Nutrizionista - Personal Trainer

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